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Autore: admin

Cupeta

La cupeta è un dolce a base di ostie, miele e noci. Prevalentemente prodotto in autunno, essa è un dolce tipico della Valtellina.

INGREDIENTI (per 4 persone)

  • 2 fogli di ostia
  • 300 g di miele
  • 100 g di zucchero
  • 300 g di gherigli spellati di noci

PREPARAZIONE

Tritate finemente i gherigli di noci. In un tegame amalgamare, rimestando continuamente, il miele e lo zucchero sino ad ottenere un composto piuttosto denso e, a questo punto, unire le noci. Deporre un foglio di ostia su una lastra di marmo, farvi scivolare sopra il composto e, aiutandosi con un matterello, stenderlo su tutta la superficie sino ad ottenere uno spessore di circa 3 cm. Coprire il tutto con il secondo foglio di ostia e tagliare a quadrotti.

Bisciola

INGREDIENTI (per 4 persone)

  • 300 g di farina di grano tenero tipo 0
  • 30 g di lievito madre in polvere (in mancanza, aggiungere un 5% in più di lievito di birra rispetto al peso delle farina)
  • 160 g di noci
  • 100 g di uvetta
  • 100 g di fichi secchi
  • 130 g di acqua (tiepida temperatura 26°)
  • 70 g di burro
  • 70 g di zucchero
  • 40 g di tuorlo d’uovo
  • 30 g di latte
  • 10 g di lievito di birra
  • 1 cucchiaino da caffè di miele
  • 2 g di sale
  • q.b grappa

PREPARAZIONE

  1. Ammorbidire l’uvetta nella grappa per circa 60 minuti.
  2. tagliare grossolanamente i fichi e tritare le noci
  3. setacciare la farina di grano tenero in una ciotola grande con il lievito madre, il lievito di birra e sciogliere il sale nell’ acqua
  4. impastare delicatamente le farine, il lievito e l’acqua tiepida sino a formare una pagnotta compatta da lasciar riposare e lievitare in ambiente temperato, coperta da un panno umido o pellicola
  5. completata la lievitazione (30 minuti circa) aggiungere lo zucchero, il tuorlo d’uovo e il burro ammorbidito
  6. correggere la consistenza dell’ impasto con latte, aggiungere il miele e continuare ad amalgamare il tutto sino ad ottenere una pagnotta morbida di colore giallo paglierino da lasciar riposare altri 30 minuti come in precedenza.
  7. a lievitazione ultimata, aggiungere le noci, l’ uvetta e i fichi e lavorare a mano sino ad ottenere una pagnotta consistente.
  8. disporla su una teglia con carta da forno e lasciarla lievitare altri 30 minuti fino a che raddoppi di volume.
  9. Incidere la pagnotta a forma di croce, spennellare con l’uovo e cuocere in forno preriscaldato a 180° per 45 minuti

Curiosità

Una leggenda racconta che il dolce tipico sia nato sul finire del XVIII secolo quando Napoleone si fermò proprio in Valtellina prima di terminare la Prima Campagna d’Italia. In quell’occasione chiese ad un cuoco del posto di preparare un dolce tipico ed egli, con gli ingredienti a disposizione creo “quasi per caso” questo dolce che con il tempo è diventato una specialità tradizionale e che un tempo veniva preparato proprio in occasione del Natale.

Vino in abbinamento

Alpi retiche IGT Passito Anomalia Singolare – Casa vinicola Pietro Nera

Fonte

Ricetta di Giovanna tratto da “Assaporiamo la Valtellina, esperienze enogastronomico e ricette del territorio” di Valtellina Turismo

Frittelle con carciofi e Valtellina Casera DOP

INGREDIENTI

Per 4 persone

  • 300 g di farina di grano saraceno
  • 200 g di farina bianca
  • 300 g di formaggio Valtellina Casera DOP
  • 2 cucchiai di pane grattugiato
  • 1 bicchierino di vino bianco
  • Acqua gasata
  • Olio per friggere
  • Un pizzico di lievito
  • 100 ml passata di pomodoro
  • 4 cuori di carciofo puliti e torniti
  • 500 ml di acqua leggermente salata
  • Succo di ½ limone
  • 16 foglie di spinaci freschi (per guarnire il piatto)
  • 1 spicchio d’aglio

PREPARAZIONE:

Tagliare in 8 parti i carciofi e cuocerli per 2’ in una pentola con l’acqua salata e il succo di limone. Lasciarli raffreddare nel liquido. Impastare la farina di grano saraceno con la farina bianca utilizzando dell’acqua gasata fino ad ottenere un composto abbastanza consistente. Unire il formaggio tagliato a dadini, il pane grattugiato, un pizzico di lievito e il vino bianco. Porre l’impasto in frigo a riposare, nel frattempo scolare i carciofi adagiandoli su carta assorbente.
Far scaldare l’olio in una pentola capiente, riprendere l’impasto, unire i carciofi e iniziare la frittura catturando con un cucchiaio una parte di impasto contenente alcuni cubetti di formaggio e uno spicchio di carciofo.

AVVERTENZE

Cuocere pochi sciatt alla volta per evitare che si “attacchino” assieme. Lasciarli gonfiare e colorire, scolarli e teneerli in caldo. A frittura completata, portare l’olio ad una temperatura leggermente più bassa e friggere le foglie di spinaci poco per volta per alcuni secondi. Porre sul fuoco un pentolino con un cucchiaio d’olio EVO e uno spicchio d’aglio in camicia. Versare la passata e portarla a bollore per 2’ regolando di sale e pepe. Versare in un piatto fondo un cucchiaio di pomodoro, adagiare gli sciatt (8 a commensale) intervallando con alcune foglie di spinaci croccanti.


Ricetta dello chef Alessandro Bianucci tratte da www.ctcb.it

Filetto di trota della Val Masino

INGREDIENTI

  • 600 g di filetto di trota
  • 100 g di cipolla
  • 100 g di carota
  • 80 g di sedano
  • Verdure di stagione (40 g cad/1 carote, fagiolini, cime di rapa)
  • 20 g di composta di uva e aceto balsamico
  • q.b. erbe aromatiche
  • q.b. sale e pepe

PREPARAZIONE

Sfilettare la trota, spinarla e togliere la pelle. Battere delicatamente i filetti tra 2 fogli di carta da forno e successivamente condire i filetti con sale pepe e un mix di erbette aromatiche.

Arrotolare i filetti e chiuderli in un sacchetto sottovuoto da cottura. Con le carcasse delle cipolle, del sedano e delle carote preparare un brodo ristretto (tradizionale). Successivamente immergere il sacchetto sottovuoto in acqua a 58°C per 30 minuti.

Una volta cotto estrarre dal sacchetto la trota, tagliarla a trancetti regolari e servire con verdurine saltate, versare il suo ristretto e sopra ogni filetto la composta di uva e aceto balsamico.

Ricetta di Gianni Tarabini Ristorante La Preséf, Mantello

Pizzoccheri della Valtellina

I Pizzoccheri della Valtellina sono una tipologia di pasta alimentare a base di grano saraceno (in dialetto locale “furmentùn”) condita con patate, verze e formaggi.

Senza dubbio il piatto valtellinese attualmente più conosciuto e diffuso, l’origine dei Pizzoccheri non è testimoniata da una data o un evento precisi, ma da un serie di riferimenti culinari riportati in alcune opere a partire dal Settecento. H. L. Lehmann in “Die Republik Graubünden” (l’attuale provincia di Sondrio fece parte degli svizzeri Grigioni dal 1512 al 1797) cita i “Perzockel”, una sorta di tagliatelle (o gnocchi, formato preferito nei maggenghi e nelle case contadine) a base di grano saraceno e uova. Nel “Prodromo della flora valtellinese” (1834) G. F. Massara cataloga tra le piante rinvenute in provincia di Sondrio il fagopiro, meglio noto come grano saraceno, e afferma che: “Colla stessa farina si fanno più altre ragioni di vivande, siccome “gnocchi” e “tagliatelli”, chiamati sì gli uni che gli altri pizzoccheri”. Durante l’Ottocento anche sulle tavole dei contadini più benestanti appare il piatto più simile a quello oggi conosciuto.

Quella che proponiamo in questa pagina è la ricetta dei Pizzoccheri nella versione a tagliatella (taiòr) di Teglio, che è anche la versione più popolare e consumata oggi in tutta la Valtellina e non solo.

Ricetta originale del Pizzocchero di Teglio, codificata e registrata dall’Accademia del Pizzocchero di Teglio.

INGREDIENTI (per 4 persone)

  • 400 g farina di grano saraceno;
  • 100 g farina bianca;
  • 250 g formaggio Valtellina Casera DOP;
  • 150 g formaggio grattugiato;
  • 250 g di patate;
  • 200 g di verze;
  • 200 g di burro;
  • Uno spicchio d’aglio, pepe q.b.

PREPARAZIONE

Pasta per pizzoccheri

Mescolare le due farine (nera e bianca), impastarle con acqua e lavorarle per circa cinque minuti. Con il mattarello tirare la sfoglia fino ad uno spessore di 2/3 millimetri, dalla quale si ricavano delle fasce di 7/8 centimetri. Sovrapporre le fasce e tagliarle nel senso della larghezza, ottenendo delle tagliatelle larghe circa mezzo centimetro.

Cottura dei pizzoccheri

Cuocere le verdure in acqua salata, le verze a piccoli pezzi e le patate tagliate a tocchetti. Unire i pizzoccheri dopo cinque minuti. Le patate sono sempre presenti, mentre le verze possono essere sostituite, a seconda delle stagioni, con coste o fagiolini.

Dopo una decina di minuti raccogliere i pizzoccheri con una schiumarola e versarne una parte in una teglia ben calda. Cospargere con il formaggio grattugiato ed il Valtellina Casera a scaglie, proseguire alternando pizzoccheri e formaggio. Friggere il burro con l’aglio lasciandolo colorire bene, prima di versarlo sui pizzoccheri. Senza mescolare, servire i pizzoccheri bollenti con una spruzzata di pepe.

Fonduta al Bitto DOP e Valtellina Casera DOP

INGREDIENTI per 4 persone

Per gli gnudi piselli:

  • 150 g ricotta light
  • 250 g di piselli
  • 1 uovo (70 gr circa)
  • 50 g di farina
  • q.b. sale e pepe
  • Per la mousse al cotto:
  • 150 g di prosciutto cotto
  • 70 g di mascarpone
  • 1 cucchiaio di brandy
  • q.b. sale e pepe

Per la fonduta:

  • 80 g di Valtellina Casera DOP grattugiato
  • 120 ml di latte fresco

PREPARAZIONE

Scottare i piselli in acqua leggermente salata. Nel boccale del robot da cucina unire la ricotta, l’uovo intero, la farina, i piselli scolati e aggiustare di sale e pepe. Frullare tutto a velocità moderata. Versare il composto in un contenitore e porlo in frigorifero a riposare per 1h. Nel frattempo tritare al coltello il cotto, versarlo nel bicchiere del mixer ad immersione, unire il mascarpone e il brandy. Frullare tutto a velocità moderata. Regolare di sale e pepe e riempire un sac a poche con bocchetta liscia. Riporre in fresco. Per la fonduta di Valtellina Casera DOP, portare a ebollizione il latte, toglierlo dal fuoco e unire il formaggio e una leggera grattugiata di noce moscata. Mantecare il composto sino a renderlo fluido e cremoso. Mantenerlo in caldo a bagnomaria. Riprendere il composto degli gnudi e con l’aiuto di un porzionatore automatico per gelato, formare delle palline (in alternativa potete formare delle quenelle con l’ausilio di 2 cucchiai da minestra). Porle in una teglia rivestita con carta da forno e cuocere nella parte alta del forno per 15’ a 170 °C.


Ricetta dello chef Alessandro Bianucci tratta da www.ctcb.it

Pepite al Bitto DOP

INGREDIENTI per 4 persone

  • 600 g di fave fresche
  • 300 g di Bitto DOP stagionato 12 mesi
  • 1 uovo intero
  • 1 bustina di camomilla in fiore
  • 30 g di basilico in foglie
  • Scorza di ¼ limone
  • 1 patata media bollita
  • 500 ml acqua
  • q.b. olio evo
  • q.b. farina gialla
  • 500 ml olio di arachidi per friggere

PREPARAZIONE

In una terrina grattugiare il Bitto e, con una forchetta, incorporare l’uovo e i fiori di camomilla ben setacciati. Amalgamare bene il composto e formare delle palline della grandezza di un pomodorino … porle in frigorifero a riposare per circa 1 h. Lessare la patata con la buccia e sbollentare le fave in acqua leggermente salata, scolarle (tenendo da parte un bicchiere) e privarle della pellicina. Trasferire nel bicchiere del robot da cucina, unire la patata, il bicchiere d’acqua di cottura delle fave, un cucchiaio di olio EVO, la scorza di limone e metà delle foglie di basilico. Frullare tutto sino a ottenere una consistenza cremosa. Riprendere le “pepite” con delicatezza, passarle leggermente nella farina di polenta e poi immergerle in una padella con abbondante olio di arachidi a 175°. Lasciarle dorare delicatamente mescolando con attenzione l’olio di tanto in tanto.


Ricetta dello chef Alessandro Bianucci tratta da www.ctcb.it

Sciatt

Gli sciatt sono una specialità della Valtellina: croccanti frittelle tonde di grano saraceno che nascondono un saporito cuore di formaggio filante.

INGREDIENTI

  • 300 g di farina di grano saraceno
  • 200 g di farina 00
  • 10 g di grappa
  • 30 cL di birra
  • Un pizzico di bicarbonato
  • Sale
  • 250 g di formaggio Valtellina
  • Casera DOP
  • q.b. olio per friggere
  • Cicorino per accompagnare

PREPARAZIONE

In una bacinella unire tutti gli ingredienti, ad eccezione del formaggio e dell’olio, che verrà utilizzato per friggere. Lavorate il tutto fino ad ottenere un impasto omogeneo, morbido ma non troppo liquido, che si lascerà riposare per circa un’ora e 1/2 in frigorifero. Nel frattempo tagliare il formaggio Valtellina Casera a cubetti di circa 2 cm.

Trascorso il tempo di riposo, riscaldare l’olio in una pentola capiente, portandolo ad una temperatura di 175° e dopo aver tuffato i cubetti di formaggio nella pastella immergerli uno alla volta nell’olio. Fare dorare gli sciatt nell’olio e scolarli con una schiumarola.

Servire gli sciatt adagiati su di un letto di cicorino fresco, tagliato sottile e condito.

Azienda Agrituristica La Fiorida

stalla agriturismo la fiorida

La fiorida piscina

la fiorida stanza

Esterno agriturismo la fiorida

Esterno agriturismo la fiorida

Azienda Agrituristica La Fiorida

Web:
www.lafiorida.com

Indirizzo:
Via Lungo Adda, 12 – 23016 – Mantello (So)

Telefono:
+39 0342 680846

E-mail:
info@lafiorida.com

CIR: 014039-AGR-00001

L’ Azienda Agrituristica La Fiorida è situata nella bassa Valtellina in una delle aree più suggestive dell’arco Alpino, a poco più di un’ora da Milano.

E’ il luogo ideale per regalarsi un momento di relax a contatto con la natura: riposare, tuffarsi negli oltre 400mq della Spa, riscoprire nei due ristoranti i più veri sapori della tradizione culinaria valtellinese, vivere insieme ai tuoi bimbi il mondo della fattoria, pedalare lungo il Sentiero Valtellina, una delle ciclabili più lunghe di tutta la Lombardia.

La stalla delle Brune Alpine, unica per benessere animale e sostenibilità ambientale, rappresenta il cuore dell’azienda.

WELLNESS&BEAUTY
Immersa in un suggestivo panorama alpino, nel centro benessere di oltre 400mq trovi piscina, piscina idromassaggio, sauna, vitarium, bagno turco, docce aromatiche ed emozionali, area tisane, area relax, sala fitness, solarium esterno su prato e paddock in legno per trascorrere ore di relax.

GOURMET
Sessantanove metri dalla stalla alla tavola, la qualità prima di tutto: questa è la nostra filosofia trasferita nei due ristoranti dell’agriturismo.

Il Ristorante La Présef è il punto più alto della ricerca gastronomica a filiera corta: eleva ai vertici del gusto le produzioni dell’agriturismo ed ha ottenuto il prestigioso riconoscimento della stella Michelin e 1 stella verde per la sostenibilità. E’ chiuso la domenica ed il lunedì.

Il Ristorante Quattro Stagioni propone invece un’interpretazione fantasiosa ed innovativa della cucina tradizionale valtellinese ed esalta le produzioni dell’agriturismo quali carni, formaggi, ortaggi e piccoli frutti. E’ sempre aperto.

SPACCIO
Nello spaccio vendita trovate i prodotti che nascono dalla passione e dall’amore per il nostro lavoro, certificati dai nostri clienti. La nostra produzione salumiera e casearia è lavorata qui, a pochi passi da voi, con materie prime di altissima qualità, provenienti dai nostri allevamenti. Non importa quanto siate lontani, potete acquistare i nostri prodotti anche online su https://www.lafiorida.com/negozio/

CORSI
Acquagym, assaggiatori di formaggio, fattoria didattica

Per raggiungere l’Azienda Agrituristica La Fiorida, inserire nel navigatore satellitare Mantello, Via Carlaccio.

Scarica QUI il menu di Pasqua 2024

Agriturismo Sentimento

agriturismo sentimento

Agriturismo Sentimento

Indirizzo:
Via Pradello, 20 – 23010 Mello (SO)

Telefono:
+39 345 4862404

E-mail:
baragliaveronica@yahoo.it

CIR: 014041-AGR-00001

L’Agriturismo Sentimento si trova ai piedi del Castello di Domofole e apre le porte sulla Valtellina e sul lago di Como.

Offre piatti tipici valtellinesi con ingredienti di produzione propria: dai vasti antipasti rustici ai pizzoccheri, dalle tagliatelle fatte in casa con varie salse alla carne dei bovini allevati in azienda, dalla tagliata ai brasati, spezzatini, formaggi ed infine torte fatte in casa.

L’Agriturismo dispone di una sala attrezzata con giochi dove i bambini possono divertirsi e ammirare i cavalli che possediamo, tra cui un pony.

L’ambiente è accogliente e a gestione famigliare.

Giorno di chiusura: lun-mar-mer.

Gradita la prenotazione.