Foresta Regionale Val Lesina
La Foresta Regionale Val Lesina è interamente compresa all’interno del Parco Regionale delle Orobie Valtellinesi, di cui rappresenta la porzione più occidentale.
Si estende nel comune di Delebio, dalla quota minima di 800 m fino agli oltre 2600 m del Monte Legnone.
Anche grazie all’assenza di strade, l’area ha mantenuto pressoché intatto il suo fascino, offrendo notevoli suggestioni sia dal punto di vista naturalistico, per le varietà vegetali e per la ricchezza della fauna, che per gli scorci panoramici dominati dal Monte Legnone.
Per le sue rilevanti caratteristiche ambientali è stata riconosciuta Zona di Protezione Speciale ed è inserita nella rete dei Siti di Natura 2000.
Da un punto di vista forestale, la Val Lesina è particolarmente varia e interessante. Salendo progressivamente di quota si possono infatti incontrare boschi di latifoglie (faggete), misti (faggio-abete bianco-abete rosso) o di conifere (peccete, lariceti), arbusteti (alnete a ontano verde, rodoreti), praterie d’alta quota e ambienti rupestri. Sui vecchi pascoli abbandonati sono presenti formazioni forestali in ricostituzione a diversi livelli evolutivi, dove subentrano, oltre a larice ed abete rosso, betulla, sorbo degli uccellatori, pioppo tremulo, nocciolo ed acero montano. Negli ambienti di forra si incontrano aceri-tiglieti.
Tale varietà di habitat è accompagnata da una notevole ricchezza anche per quanto riguarda la componente animale. La foresta ospita infatti pressoché tutta la fauna alpina: gli ungulati, fra cui lo stambecco – reintrodotto nel 1989 -, il camoscio alpino, il cervo e il capriolo; la marmotta, presenza abbondante, e la lepre variabile che appare invece in regresso; diversi carnivori fra cui è comune la martora; i tetraonidi, che registrano elevate densità con il gallo forcello (che nella foresta ha situato due arene di canto) e il francolino di monte. Meno abbondanti, seppur presenti, gli ambienti idonei per la pernice bianca e la coturnice. Costante la presenza dell’aquila reale.
Gli alpeggi della foresta – Legnone, Cappello con Panzone e Luserna – sono ancora oggi meta di transumanza estiva di caprini, ovini, bovini asciutti e bovini da carne. Per renderli adeguati alle moderne necessità, sono stati ristrutturati i fabbricati d’alpe, sia ai fini alpicolturali che turistici, quali la Capanna Sociale all’Alpe Legnone aperta dalla tarda primavera all’autunno, e il bivacco in località Barek dei Manzoo in prossimità della vetta omonima.
Numerosi sono stati gli interventi nel corso degli anni sulla rete sentieristica e in particolare la creazione di due percorsi faunistico-forestali: il sentiero Dosso-Luserna e quello Luserna-Legnone.
Il crescente interesse comune ha portato all’inizio del 2018 alla sottoscrizione del Contratto di Foresta Val Lesina da parte di Regione Lombardia, ERSAF e altri 22 soggetti pubblici e privati. Si tratta di un accordo di programma territoriale finalizzato a una nuova strategia di gestione dei beni ambientali, dei boschi, dei pascoli, dei sentieri, dei fabbricati, delle sorgenti e delle memorie della cultura rurale e storica, che per la loro multifunzionalità e valenza diffusa richiedono di superare le compartimentazioni delle singole proprietà e di essere gestite mediante un approccio basato sulla partecipazione di tutti i livelli dei portatori d’interesse pubblici, privati, proprietari e utenti dell’area vasta nella quale è compresa la Foresta della Val Lesina (SO).
Fonte: ERSAF
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ERSAF
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