Cima della Rosetta
Partenza: Rifugio Bar Bianco, Alpe Culino
Arrivo: Cima della Rosetta
Dislivello: ca. +650 m
Tempo: 3h 30′
Difficoltà: E (escursionistica)
Nel silenzio della montagna la croce della Cima della Rosetta svetta nel cielo azzurro vegliando sulla vallata e sulla sua gente nel nome di Dio. Così è scritto su di una targa in vetta, che non è solo una cima, ma – più – un simbolo per chi abita a valle.
Il sentiero numero 124 segue il percorso ad anello; il senso di marcia è a libera scelta.
Il punto di partenza è il parcheggio in località Alpe Culino; qui c’è il Rifugio Bar Bianco (M 1506). La croce è già in vista e il sentiero risale il pascolo, ampio ma ripido, sempre sul lato sinistro. Il percorso supera le Baite del Prato (M 1715), una macchia di rododendri e un rado boschetto. Il tratto per la cima è in cresta. La croce è a 2156 metri slm e il panorama è tutto da osservare. Il sentiero scende poi in diagonale sul pendio per la Baita Culino e il Lago Culino (M 1956), un tipico laghetto alpino. Il percorso – da qui – attraversa il pascolo fino alla Baite Vèn (M 1808), poi in un boschetto e – quindi – su una pista sterrata fino al rifugio.
(Fonte: www.valgerolaonline.it)
Partenza: Rifugio Bar Bianco, Alpe Culino
Arrivo: Cima della Rosetta
Dislivello: ca. +650 m
Tempo: 3h 30′
Difficoltà: E (escursionistica)
Nel silenzio della montagna la croce della Cima della Rosetta svetta nel cielo azzurro vegliando sulla vallata e sulla sua gente nel nome di Dio. Così è scritto su di una targa in vetta, che non è solo una cima, ma – più – un simbolo per chi abita a valle.
Il sentiero numero 124 segue il percorso ad anello; il senso di marcia è a libera scelta.
Il punto di partenza è il parcheggio in località Alpe Culino; qui c’è il Rifugio Bar Bianco (M 1506). La croce è già in vista e il sentiero risale il pascolo, ampio ma ripido, sempre sul lato sinistro. Il percorso supera le Baite del Prato (M 1715), una macchia di rododendri e un rado boschetto. Il tratto per la cima è in cresta. La croce è a 2156 metri slm e il panorama è tutto da osservare. Il sentiero scende poi in diagonale sul pendio per la Baita Culino e il Lago Culino (M 1956), un tipico laghetto alpino. Il percorso – da qui – attraversa il pascolo fino alla Baite Vèn (M 1808), poi in un boschetto e – quindi – su una pista sterrata fino al rifugio.
(Fonte: www.valgerolaonline.it)