Cappella La Bona Lombarda
Posizione: Cosio Valtellino – Fraz. Sacco – Località Campione – Antica Strada della Valgerola
La mulattiera tra Morbegno e Sacco (Cosio Valtellino) è storia, natura e leggenda.
Il percorso, che inizia in Via Carlo Cotta – Vicolo Nani, passa per la Selva Maloberti, con vista su Morbegno, e in Località Campione incontra la figura della Bona Lombarda, qui nata nel 1417.
Fra le persone illustri che dominano i paesi vicini a Morbegno, una famosa e molto nota fu Bona Lombarda, donna veramente singolare, che seppe ispirare, con le sue gesta tanto piene di virile ed umana fortezza, studiosi e scrittori. Nel 1432, nel pianoro di Campione lungo la valle del Bitto, in mezzo a vetusti castagni, prati e case rurali, la notò il capitano di ventura Pietro Brunoro dei conti di San Vitale mentre era al servizio del duca di Milano, il quale dopo aver battuto i Veneziani a Delebio, presidiava la zona di Morbegno. Il capitano e Bona si innamorarono e lei lo seguì sempre in battaglia: una vita tra intemperie e pericoli, fedele, coraggiosa ed ottima consigliera al servizio dei Signorotti. In località Campione, dove si narra esista ancora la casa natale dell’eroina, nell’edicola detta “Cappella Lombarda” associando la memoria del Giubileo Sacerdotale di papa Leone XIII, nel 1887, venne collocata una lapide con una bellissima iscrizione di Don Antonio Maffei, che riassume le vicende di Bona Lombarda:
«Bona Lombarda, a cui unanimi le storie tributano omaggi e lodi, nacque del 1417 fra il gruppo degli umili casolari qui tuttora sorgenti. Virtuosa e bella mentre tra queste selve guidava il gregge istantaneamente richiesta dal visconteo capitano Pietro Brunoro lo seguiva fida moglie in ogni evento nei generosi propositi irremovibile. Sfidò i perigli, difese e salvò il marito, conseguì vittorie e palme. Ammirata da tutti, reduce dalle turchesche pugne di Negroponte, moriva in Modone nel 1468. Altro esempio che anche in poveri tuguri e sotto ruvide spoglie nascondono talvolta magnanimi spiriti capaci di ardue e nobilissime imprese» (Antonio Maffei, 1887).
Il sentiero prosegue, oltre la cappelletta dedicata alla Bona Lombarda, e raggiunge la località di Sacco.
PER ULTERIORI INFORMAZIONI:
https://www.ecomuseovalgerola.it/sentieri-storici/
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Attrattiva aperta al pubblico e visitabile.