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Santuario dell’Assunta

Edificato sul luogo ove era una precedente chiesa quattrocentesca, il Santuario della B. V. Assunta, consacrato nel 1506,  presenta una struttura rinascimentale, di influenza bramantesca.

Esternamente le pareti creano un raro equilibrio di volumi che culminano nel tiburio ottagonale, ritmato da archetti e sormontato da un lanternino.

La facciata, rifatta nell’ottocento, conserva le decorazioni di Tommaso Rodari: portale con l’Annunciazione, finestre e rosone fiammato.

L’interno è dominato dalla magnifica ancona lignea: una creazione stupenda, scolpita da Giovan Angelo e Tiburzio del Majno (1516-1519), dipinta e dorata da Gaudenzio Ferrari (1520/21; 1524/26) e Fermo Stella (1521/23). Si presenta come sezione di un tempietto rinascimentale, ricco di pannelli ad altorilievo, statue, colonnine e decorazioni con, al centro, lo splendido affresco della Vergine in Trono col Bambino, datato 1440.

Il presbiterio, la cupola e le campate presentano affreschi settecenteschi di vari autori; tra questi il capolavoro di Gian Pietro Romegialli (1738-1799), posto sulla seconda campata, rappresentante La Vergine che accoglie sotto il suo manto i confratelli e le consorelle.

Spiccano all’interno le numerose tele, tra le quali un pregevole polittico attribuito a Vincenzo De Barberis (XVI) con L’Assunta e altre Sante, e le belle vetrate rinascimentali.

Nell’annesso locale del Capitolo, dove i Confratelli cantavano l’ufficio, nel corso di recenti restauri sono emersi affreschi cinquecenteschi.

Informazioni

Via S. Martino, 66
23017 – Morbegno (SO)

+39 338 3716697 (figlio della custode)

Orari:
Lunedì: Chiuso
Martedì: 09:00/12:00 – 13:00/16:00 (inverno) 15:00/18:00 (estate)
Mercoledì: mattina chiuso, pomeriggio 13:00/16:00 (inverno) 15:00/18:00 (estate)
Giovedì: 09:00/12:00 – 13:00/16:00 (inverno) 15:00/18:00 (estate)
Venerdì: 09:00/12:00 – 13:00/16:00 (inverno) 15:00/18:00 (estate)
Sabato: 09:00/12:00 – 13:00/16:00 (inverno) 15:00/18:00 (estate)
Domenica: 09:00/12:00 – 13:00/16:00 (inverno) 15:00/18:00 (estate)

Collegiata di S. Giovanni Battista

La monumentale facciata della Collegiata di S. Giovanni Battista, assieme al Ponte di Ganda, rappresenta da oltre due secoli il simbolo di Morbegno. L’alta mole della chiesa, con le sue pareti lisce ed essenziali, si erge come un monolito a dominare il centro storico, delimitandolo a nord. La costruzione ebbe inizio nel 1680 e la prima messa fu celebrata nel 1714, mentre la facciata fu completata nel 1780.

La scenografica architettura della facciata è ricca di statue di personaggi dell’Antico e del Nuovo Testamento, assieme ad alcuni simboli della fede cattolica. L’interno, solenne ed austero, si caratterizza per una grande ellisse, con l’asse maggiore disposto in senso longitudinale, attorno alla quale si aprono quattro piccole cappelle e quattro vani maggiori.

Sopra l’altare della seconda cappella di sinistra è collocata la più pregevole tela della chiesa: una Vergine in trono col Bambino e san Filippo Neri, opera di Gianbattista Pittoni (1687-1767), uno dei pittori più rappresentativi del settecento veneziano. Interessante è pure la pala d’altare della quarta cappella di destra: opera di Andrea Lanzani (1641-1712) rappresenta Il Transito di San Giuseppe.

La Chiesa di S. Giovanni Battista di Morbegno è stato definito “tempio ligariano” per la presenza del più vasto ciclo di affreschi e del maggior numero di tele di Pietro Ligari (1686-1752), il massimo artista valtellinese. Sue infatti sono le pale d’altare della terza e quarta cappella di sinistra (Discesa dello Spirito Santo – Deposizione dalla Croce) e gli affreschi dell’abside e della calotta absidale, nonché numerose altre tele. Di Pietro Ligari sono i disegni dell’altare maggiore, del reliquiario contenente la Sacra Spina, di numerosi stendardi e del pregevole catafalco ligneo.

Informazioni

Via Cappuccini, 8
23017 – Morbegno (SO)
+39 0342 612316
www.parrocchiadimorbegno.com

Ponte di Ganda

Il ponte di Ganda fu costruito nel 1778 dall’architetto milanese Francesco Bernardino Ferrari, dopo che un’alluvione aveva distrutto il precedente ponte degli inizi del ‘500. L’ampia mole, a dorso di mulo, risulta alleggerita dall’ampia arcata centrale e dalle due simmetriche laterali. L’importanza del ponte è sempre stata fondamentale per i collegamenti tra i due versanti della valle: rappresentava infatti il punto di transito obbligato per chi, provenendo dal Passo S. Marco, era diretto a nord attraverso i valichi della Valchiavenna.

Informazioni

Via Lungo Adda
23017 – Morbegno (SO)

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