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Campovico – Dazio

PARTENZA: Campovico (Morbegno)

ARRIVO: Dazio

DISLIVELLO: +300 m

DIFFICOLTÀ: T (turistica)

DURATA: 1 h e 30 min (andata)

Escursione interessante attraverso le caratteristiche antiche contrade dei Cèch, effettuabile in tutte le stagioni dell’anno e adatta a tutti. Dalla chiesa della Visitazione di Campovico si segue la bella mulattiera che sale verso Cermeledo (461 m). La strada si snoda con dolce pendenza e permette di ammirare Morbegno e il fondo valle. Giunti al villaggio di Cermeledo si volge verso destra per immettersi sulla strada asfaltata che porta alla bella conca prativa di Dazio (568 m).

Morbegno – Serone

PARTENZA: Ponte di Ganda (Morbegno)

ARRIVO: Serone (Civo)

DISLIVELLO: +457 m

DIFFICOLTÀ: T (turistica)

Ottimo tracciato per un breve allenamento o per una passeggiata non troppo impegnativa. Partendo da Morbegno in località Ponte di Ganda, salirete verso San Bello, quindi prenderete per Santa Croce. Qui troverete la deviazione per Selvapiana, il cui percorso vi porterà sopra Santa Croce, sul tratto di strada che da Mello conduce a Serone, meta del vostro tragitto.

La Culmine

La Culmine (detta “Culmen” in dialetto) è un un bastione in granito dalla forma arrotondata tra la piana di Ardenno e il conoide di Talamona la cui cima arriva a 921 m di altezza. Il panorama che si ammira dalla Culmine è imperdibile e spazia su tutta la Valtellina.

I soleggiati versanti del monte sono percorsi da diversi sentieri, percorribili tutto l’anno grazie alla felice esposizione al sole in tutte le stagioni.

Il percorso più frequentato e breve è una mulatteria che parte da Dazio. Alla sinistra del cimitero del paese inizia una pista sterrata di origine militare che porta fino alla cima in 50 minuti. Qui, durante la seconda guerra mondiale, vennero infatti edificate una casermetta ed un posto di vedetta, servite da una comoda carrozzabile, che ora è rimasta a disposizione di escursionisti e bikers.

E’ possibile effettuare anche un percorso ad anello sempre con partenza da Dazio, nei pressi del centro sportivo. Si percorre una strada lungo il prato fino a raggiungere la località Portaia. Qui si lascia lo sterrato per seguire il sentiero che sale in un bosco di betulle e superate alcune roccette si entra in un bosco di castagni fino a Legunc’. Dopo un percorso con alcuni saliscendi in un bosco di pini silvestri fino alla vetta.

Per il rientro possiamo percorrere la strada più ampia che già abbiamo visto o scendere attreverso “El senteè del Tarci”, itinerario tracciato dal CAI in memoria di una guida morta in un incidente in montagna. Questo sentiero scende ripido fino alla località Portaia dove riprenderemo il percorso sterrato utilizzato all’andata.

La Culmine è raggiungibile anche da Desco, Porcido Paniga o Campovico, tramite sentieri ben segnalati.

Cercino: dal fondovalle ai prati della Bruciata

PARTENZA: Piussogno (220 m)

ARRIVO: Rifugio Consorzio Prati Brusada (1550 m)

DISLIVELLO: 1360 m

LUNGHEZZA: 12,7 km (totale); 2 km (fino a Cercino); 8 km (fino al Rifugio)

DIFFICOLTÀ: E (escursionisti)

DURATA: 45 min (fino a Cercino); 3 h 40 min (fino al Rifugio); 6 h (giro completo)

Il percorso, partendo nei pressi della chiesa di S. Margherita a Piussogno, passa dalle frazioni di Barossedo, Fiesso, Siro, il centro storico di Cercino, Cagnello, per poi salire tramite il vecchio sentiero dai Coper dei Maffioli e Coper Alto e terminare ai Prati della Brusada, dove chi vorrà potrà pernottare al Rifugio comunale.

Un percorso didattico, storico e naturalistico

Con questo percorso, realizzato dal Comune di Cercino grazie al sostegno di GAL Valtellina 2014-2020, l’escursionista, in totale autonomia guidato dalla segnaletica, potrà andare alla scoperta dei principali siti di interesse del territorio, identificati da un apposito cippo numerato e da alcune bacheche illustrative.

Monte Bassetta

PARTENZA: loc. La Piazza (Cino)

ARRIVO: Monte Bassetta

DISLIVELLO: ca. +780 m

DIFFICOLTÀ: E (escursionisti)

DURATA: 2 h 30 min

Situato al limite occidentale della Costiera dei Cèch, il Monte Bassetta (1746 m) si affaccia col suo profilo arrotondato su Alto Lario, Catena Orobica e Valchiavenna, offrendo in virtù della sua posizione ampi panorami di incredibile bellezza.

Per raggiungere La Piazza (960 m) bisogna percorrere la strada consortile richiedendo un permesso rilasciato dal Comune di Cino. Da La Piazza, tralasciata la pista tagliafuoco per i Prati dell’O, si imbocca a sinistra il sentiero per il soprastante Monte Foffricio (1258 m). Seguendo la segnaletica nel bosco, oltrepassata questa modesta elevazione, si percorre il suggestivo crinale fino al culmine.

Valletta – S. Apollonia – Corlazzo

PARTENZA: Valletta (Traona)

ARRIVO: Corlazzo (Traona)

DISLIVELLO: +100 m

DIFFICOLTÀ: T (turistica)

DURATA: 30 min

Si parte dalla frazione Valletta e si sale lungo una strada immersa tra vigne e boschi. Si attraversa l’antico borgo di S. Apollonia, di S. Caterina (da vedere: chiesa di S. Caterina) e si raggiunge la frazione di Corlazzo (da vedere: torchio di Corlazzo). Da qui è poi possibile proseguire attraverso splendidi percorsi e camminate tra i vigneti fino a poter raggiungere varie località (Castello di Domofole verso ovest, abitato di Mello e Civo, ecc…)
Il percorso non presenta particolari difficoltà e lungo di esso è possibile trovare alcune fontane ed aree di sosta.

Bosco di Co Vivo

l Bosco Co Vivo di Dazio è un percorso facile e adatto alle famiglie con bambini piccoli.

Il percorso parte dalla Chiesa di Sant’Anna. Sarà poi il bosco con le sue creature a guidarvi lungo il tragitto.

Il sentiero procede quasi interamente in piano pertanto è percorribile da bambini molto piccoli (dai 3 anni in su).

Si tratta di un giro ad anello lungo il quale i bambini saranno motivati a camminare per scoprire le sculture lignee che lo animano: gnomi intagliati negli alberi, grandi panchine di legno, ragnatele gigantesche, matitoni di legno colorati. E poi picchi nascosti nei buchi degli alberi e grandi massi dipinti.

Da non perdere il grande “quadro” a tema montagna che si trova sull’enorme masso a fine percorso e che preannuncia i dipinti dei muri a secco che incontrerete scendendo: gnomi e folletti, grandi cavallette, volpi e gli abitanti del bosco immortalati nei sassi con colori brillanti.

Poira di Civo – Bivacco Bottani-Cornaggia

PARTENZA: Poira di Dentro (Civo)

ARRIVO: Bivacco Bottani Cornaggia

DURATA: (andata) 3 h 30 min.

DIFFICOLTÀ: E (Escursionisti)

Per gli amanti dei panorami, l’escursione al Bivacco Bottani Cornaggia permette di osservare la Valtellina, da Sondrio al Lario, e le Valli del Bitto.

Da Poira di Dentro (1077 m) si risale l’assolato versante che precede le baite di Prà Sücc. Oltre il limite degli alberi il percorso si addolcisce, fiancheggiato a sinistra dai Tre Cornini. Dall’Alpe Visogno (2003 m), tra grandi rocce modellate da antichi ghiacciai, si volge gradualmente a destra fino al Bivacco Bottani Cornaggia (2327 m).

La Via dei Terrazzamenti

PARTENZA: Morbegno

ARRIVO: Il percorso arriva sino a Tirano, ma è possibile fermarsi o partire in qualsiasi punto del tracciato

DISLIVELLO: +400 m (massimo)

DIFFICOLTÀ: T (turistica)

La Via dei Terrazzamenti è il percorso ciclopedonale lungo 70 km che collega Morbegno a Tirano, la Bassa e la Media Valle, ad una quota compresa tra i 300 e i 700 metri, sulla mezza costa retica, la zona più tipica del paesaggio valtellinese, che si caratterizza per la presenza dei terrazzamenti vitati e di un patrimonio culturale di valore con chiese, alcune di grandi dimensioni, che racchiudono opere d’arte d’interesse, soprattutto intaglio ligneo e affreschi rinascimentali e barocchi.

La Via dei Terrazzamenti attraversa le aree terrazzate toccando luoghi di culto, siti preistorici, cantine rurali, agriturismi, antichi borghi. È fruibile a piedi o in bicicletta, sia integralmente sia per tratti tra loro collegati con mezzi pubblici, anche da persone con differente abilità, ed è arricchita da servizi e informazioni che si trovano nelle 40 aree di sosta che punteggiano il percorso.