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Tag: Fraz. Caspano

Il Palazzo del Podestà a Caspano

Il palazzo sorge nel borgo di Caspano, nel comune di Civo, e fu costruito intorno alla metà del sec XVI in posizione dominante sulla valle con i tratti tipici del Rinascimento.

Formato da 3 grandi volumi in pietra disposti a ferro di cavallo intorno al cortile centrale, possiede un atrio in ciottolato che rappresenta il cuore del palazzo, contornato da un portico sorretto da colonne in granito con capitelli in stile dorico.

Il Palazzo era sede del Podestà di Traona. Il piano terra serviva al movimento di milizia e contadini, il primo piano era di rappresentanza e il secondo era riservato alla residenza della famiglia. A tutt’oggi è ancora abitato.

Il portale d’ingresso in pietra, sulla chiave di volta porta incisa la data MDLX (1560)

Brochure realizzata dalla classe III A Indirizzo Turismo, dalle classi III A, IV A, V A Produzioni Tessili Sartoriali, dalla classe III A SSS Servizi per la Sanità e Assistenza Sociale dell’Istituto di Istruzione Superiore Saraceno Romegialli di Morbegno, in collaborazione con l’Istituto Comprensivo Statale “Giovanni Gavazzeni” di Talamona.

Chiesa di San Bartolomeo

La chiesa di San Bartolomeo si trova nella frazione di Caspano a Civo. Sorge su un’antica e bella piazza con abitazioni dai bei portali rinascimentali. Ha origini remote, tra il XII e il XIII secolo. I lavori che gli conferirono l’attuale aspetto vennero svolti tra il XVII e il XVIII secolo.

La facciata è tra le più belle del Settecento valtellinese. Essa rimanda a certi edifici sacri romani dell’età barocca e fu realizzata tra il 1730 e il 1738 da maestri ticinesi. L’interno ricco e fastoso presenta un’ampia navata su cui si affacciano otto cappelle riccamente decorate. Tra i tanti capolavori ricordiamo anche l’apparato scultoreo del Compianto sul Cristo morto dei fratelli De Donati e la splendida ancona lignea con la Resurrezione di Lazzaro di Alvise De Donati. Da segnalare anche le numerose opere di Giacomo Parravicini detto il Gianolo, nativo proprio di Caspano.

Di ottima fattura l’ancona in legno intagliato, scolpito dorato e policromo in forma di prospetto, a tre piani, che rappresenta delle scene della vita di S. Bartolomeo.

Da osservare con particolare attenzione anche la seconda cappella. Qui è collocata un’altra ancona lignea dorata e policromata a forma di elegante arco dove è rappresentata la Resurrezione di Lazzaro. La chiesa presenta anche opere di E. Fumagalli del sec. XXI, nella volta e nella controfacciata.

Il portico panoramico che si trova sul lato sud dell’edificio vi sorprenderà per il silenzio che regna e i vostri occhi potranno anche ammirare una vista unica su tutta la bassa e media Valtellina.

Bella e interessante anche la piazza antistante, che è stata recentemente restaurata e da dove si può ammirare la facciata barocca della Chiesa di San Bartolomeo.