Il lavatoio di Pedesina, luogo in passato di lavoro e di incontro, è oggi ornato e colorato con una serie di immagini a sgraffito, una tecnica di decorazione a fresco, opera di Anna Papini.
I simboli e le parole raccontano la storia passata e presente di questo piccolo paese, il secondo meno popolato in Italia.
Il lavatoio di Gerola Alta che in passato era tra i pochi punti di rifornimento di acqua potabile e luogo di socialità, soprattutto per le donne del paese, è in riva al torrente Bitto. Lo spazio restaurato ha in mostra gli oggetti un tempo utili e usati per il bucato, con schede informative a supporto, e da lì si può ammirare la vista sul campanile di San Bartolomeo.
Le fontane e i lavatoi che costellano i nostri borghi sono tra le testimonianze storiche che più si distinguono per la loro diffusione, per il loro utilizzo ancora attuale e per la loro unicità. Dalle semplici vasche alle strutture coperte più elaborate, ogni pezzo è infatti un “pezzo unico”, degno di nota non solo per la semplice e rustica bellezza, ma anche perché frutto di quel sapere artigianale, presente anche nei più piccoli abitati, che non solo riusciva a trarre dalle materie locali qualcosa di utile, ma anche qualcosa di bello.
Per valorizzare questo patrimonio etnografico, comune di Civo e Fondazione Cariplo hanno realizzato un progetto di valorizzazione censendo e ristrutturando fontane e lavatoi delle numerose frazioni del comune cèch. L’intero lavoro è stato raccolto in una brochure che, oltre ad informazioni aggiuntive, contiene un itinerario che vi consentirà di scoprire i manufatti e assaggiare la fresca acqua di montagna che sgorga e disseta, oggi come un tempo!
Lo storico lavatoio del comue di Bema si trova all’ inizio di via Roma , un tempo utilizzato dai cittadini per lavare i panni. L’acqua corrente mantiene l’ambiente limpido e, insime ai dipinti e ai fiori, contribuisce a rendere il luogo affascinante e quasi bucolico.