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Mantello – La Piazza – Prati Nestrelli

PARTENZA: Mantello

ARRIVO: Prati dell’O

LUNGHEZZA: 12 km (salite); 10,4 km (discese); 22,4 km (a/r)

DISLIVELLO: 1100 m

DIFFICOLTÀ: Difficile

TEMPO DI PERCORRENZA: 3-4 h

Percorso circolare che sfrutta la tagliafuoco che collega La Piazza ai Prati Nestrelli. La salita è su strada asfaltata fino a Cino. Da qui, verso ovest, si sale sulla carrozzabile con fondo cementato e sterrato, vietata al transito delle auto. La pendenza media non è difficile. Si arriva all’ampia Alpe Piazza posta sul crinale che divide la Costiera dei Cech e la Valle dei Ratti: siamo sul confine tra la Valtellina e la Valchiavenna. Dalla parte alta dei prati si ha un’ottima visuale sull’Alto Lario. Poco prima dell’Alpe è possibile raggiungere un dosso su cui sorgono i ruderi di San Giuliano, da dove si può vedere anche il Lago di Novate all’imbocco della Valchiavenna. L’itinerario prosegue in salita su fondo sterrato sconnesso fino al balcone dei Prati dell’O e in discesa ai Prati Nestrelli. Si torna a Civo su strada cementata ripida.

Buglio in Monte – Alpe Granda

PARTENZA: Buglio in Monte

ARRIVO: Alpe Granda

LUNGHEZZA: 9,5 km (a/r 19 km)

DISLIVELLO: +1100 m

DIFFICOLTÀ: Difficile

DURATA: 3-4 h

Da Buglio in Monte la salita è prima su strada asfaltata, poi cementata con pendenze elevate costanti fino al 15%: si usa spesso l’assistenza medio/alta del motore per cui il consumo di batteria può essere notevole. Sull’ultimo tornante che a destra porta a Our di Cima si prende la strada sterrata con fondo compatto che sale ripida a sinistra e conduce all’ampio terrazzo dell’Alpe Granda. Qui si può godere di un panorama a 360 gradi: dalla Valtellina alla Valmasino e al Monte Disgrazia. Un ultimo breve tratto di sentiero verso destra arriva al Rifugio Alpe Granda. In discesa è possibile scegliere la variante della “tagliafuoco” (molto sassosa e piena di vegetazione) che parte sempre sullo stesso ultimo tornante di Our e attraversa fino a Prati Erbolo; qui si incontra la strada asfaltata che scende fino ad Ardenno, permettendo ai più allenati che sono partiti dal piano di completare il giro.

Filorera – Predarossa

PARTENZA: Filorera (Val Masino)

ARRIVO: Preda Rossa

LUNGHEZZA: 12,2 km (a/r 24,4 km)

DISLIVELLO: +1120 m

DIFFICOLTÀ: Media

DURATA: 2-3 h

L’itinerario si svolge in Valle di Sasso Bisolo, una laterale della Val Masino, partendo da Filorera. La strada è tutta asfaltata anche nei tratti nuovi, sulla sinistra orografica, che negli anni hanno sostituito il vecchio tracciato distrutto da una frana. La pendenza media è abbastanza alta con passaggi oltre il 10% che richiedono anche l’utilizzo dell’assistenza media del motore. A circa metà salita si giunge nel bel piano di Sasso Bisolo, dove è situato il Rifugio Scotti. La salita riprende con una sequenza di tornanti che portano a un parcheggio. Un breve tratto di sentiero molto sconnesso con fondo pieno di grossi sassi conduce al grande Piano di Preda Rossa dominato dal Monte Disgrazia e dai Corni Bruciati. Si potrebbe fare il giro completo del Piano, ma sapendo che bisogna affrontare un guado.

Sentiero Valtellina

Il Sentiero Valtellina è un itinerario ciclopedonale che si sviluppa lungo il fiume Adda tra Colico e Bormio per una distanza complessiva di 114 km. Permette di spostarsi dall’Alto Lario all’Alta Valtellina, e, tramite il collegamento con la ciclabile Valchiavenna, fino in Bregaglia raggiungendo la Svizzera.

Lungo il Sentiero, nel cuore delle Alpi, oltre alle bellezze naturalistiche offerte dai monti orobici a sud e da quelli retici a nord, si incontrano numerosi borghi che raccontano con le loro testimonianze di arte e civiltà alpina il sapiente rapporto tra uomo e montagna che i valtellinesi hanno tramandato di generazione in generazione.

La realizzazione del Sentiero è stata resa possibile grazie agli interventi delle Comunità Montane della Valtellina che, ognuno per il proprio territorio di competenza, hanno investito nella realizzazione e nella manutenzione del tracciato.

Su questa pagina www.valtellina.it ulteriori dettagli con la mappa del Sentiero Valtellina.

TRATTO COLICO – MORBEGNO – FORCOLA

Il tratto di Sentiero Valtellina che attraversa il Mandamento di Morbegno è quello che, partendo da Colico, arriva fino al territorio comunale di Forcola. Il Sentiero dapprima si inoltra nella Riserva del Pian di Spagna su fondo sterrato fino ad oltrepassare la statale 36 e raggiungere l’Adda. In breve tempo, procedendo verso est, ci si trova nel territorio comunale di Dubino, entrando ufficialmente in Valtellina. L’imponenza del Legnone con l’anfiteatro della Val Lesina a sud e le vette retiche della Valchiavenna a nord, tra le quali spiccano il Monte Stella e il Pizzo Manduino, accompagnano questo ingresso. Proseguendo si passa nelle vicinanze di Mantello e poi Traona, un tempo capoluogo della Bassa Valle, per poi giungere, dopo essersi portati sulla sponda nord dell’Adda attraversando la caratteristica Isola della Pescaia, al settecentesco Ponte di Ganda e quindi a Morbegno. Riprendendo il Sentiero si procede verso est sulla sponda nord del fiume, attraversando la frazione di Campovico e poi quella di Paniga, proseguendo verso Ardenno e quindi raggiungendo i territori del comune di Forcola.

DOVE DORMIRE E DOVE MANGIARE lungo il Sentiero Valtellina

Alberghi

  • Hotel Rezia Valtellina (Cosio Valtellino)

Agriturismi

  • La Fiorida Az. Agricola (Mantello)
  • Le Case dei Baff (Ardenno)

B&B

  • B&B Elisa (Talamona)
  • La Valigia – Bed & Bike (Mantello)
  • B&B Monastero (Dubino)
  • Al Verdesentiero (Traona)

Morbegno – Dossa – S. Pietro Vallate

PARTENZA: Morbegno

ARRIVO: San Pietro in Vallate (Cosio V.no)

LUNGHEZZA: 6,5 km (a/r 13 km)

DISLIVELLO: +500 m

DIFFICOLTÀ: Facile

DURATA: 1-2 h

L’obiettivo dell’itinerario è raggiungere da Morbegno i resti dell’antica abbazia di San Pietro in Vallate risalente all’undicesimo secolo. Fra i beni culturali della Valtellina San Pietro in Vallate è molto importante, per l’antichità del monumento, per la sua originalità e per l’ambiente circostante. Si sale inizialmente lungo la provinciale della Valgerola, si devia a destra al primo tornante e si prosegue su asfalto fino alla località Dossa. La successiva discesa verso San Pietro è su strada sterrata ripida e sconnessa. Come per il percorso precedente di Erdona anche qui è possibile scendere brevemente al piano nella località di Piagno, ma poi si dovrebbe affrontare il ritorno sulla trafficata statale 38. Il ritorno invece sul tracciato di andata ripercorre la strada sterrata sconnessa in salita.