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Tag: Valgerola

Cima della Rosetta

PARTENZA: Tir Di Bur (P su strada agro-silvo-pastorale, 1203 m)

ARRIVO: Cima della Rosetta (2156 m)

DISLIVELLO: 939 m

TEMPO: 3 h

IL PERCORSO È DI MEDIA DIFFICOLTÀ SOLO IN CONDIZIONI DI NEVE STABILE

La Cima della Rosetta (2156 m) è “la classicissima” dello scialpinismo in Valgerola, ma è un itinerario molto consigliato anche per i ciaspolatori. Il panorama ricompensa di ogni fatica.

Il parcheggio in località Tir di Bur (1203 m), uno slargo a lato della strada che collega Rasura con il Rifugio Bar Bianco, è il punto di partenza per la Cima della Rosetta (2156 m).

È possibile seguire il tracciato a tornanti, oppure risalire tra i boschi e lungo i prati dei maggenghi, Larice (1319 m) e Ciani (1380 m) e in 1 ora e 30 circa ecco il Rifugio Bar Bianco (1522 m).

La croce della cima è – da lì in poi – sempre ben visibile.

Il percorso procede, sulla destra del pendio, fino alle Baite del Prato (1715 m) e poi oltre per raggiungere un rado boschetto prima della cresta. Il tratto più ripido, da percorrere con attenzione, conduce alla croce in ferro sulla vetta a 2156 metri slm.

In assenza di neve il punto di partenza è il parcheggio nei pressi della località Ciani o del Rifugio Bar Bianco.

Gerola Alta – Laveggiolo

PARTENZA: Gerola Alta c/o Chiesa di S. Bartolomeo (1050 m)

ARRIVO: Laveggiolo (1485 m)

DISLIVELLO: ca. +435 m

DIFFICOLTÀ: Facile

Ciaspolata facile che attraverso i piccoli nuclei rurali di Castello e Laveggiolo permette di scoprire storia e tradizioni della Val Gerola.

In base alle condizioni della neve il percorso può essere effettuato anche senza l’ausilio di ciaspole.

Dalla piazza della chiesa di S. Bartolomeo a Gerola Alta si imbocca la via che dal retro incrocia il tracciato per località Foppa. La passeggiata è inizialmente su strada asfaltata fino al primo tornante, dove una palina in legno reca la scritta “Antiche mulattiere”. Il sentiero, dopo aver attraversato il torrente Vedrano tramite un ponticello, incontra la carrabile per pochi metri e poi risale i prati fino al nucleo di Castello (1329 m). La mulattiera prosegue oltre le case fino alla chiesa di S. Rocco per poi raggiungere Laveggiolo (1485 m).

Monte Olano

Tir Du Bur – Monte Olano

PARTENZA: Rasura, loc. Tir Du Bur

ARRIVO: Monte Olano

DISLIVELLO: ca. +449 m

TEMPO: 2 ore

Il Monte Olano, o Motta per la sua conformazione, è un pascolo panoramico sulla Bassa Valtellina: guardando a valle ci sono Morbegno e Talamona, più su la Costiera dei Cech e le Alpi Retiche con il Monte Disgrazia, il profilo della Val Tartano, poi le Valli del Bitto.

Il punto di partenza è il parcheggio in località Tir Du Bur (M 1203), uno slargo a lato della strada agro-silvo-pastorale che collega Rasura con le località più a monte.

Il percorso coincide con la strada principale fino al bivio con il cartello che indica il Rifugio della Corte, da raggiungere seguendo il tracciato.

Il sentiero, segnalato con il numero 114, sale con una certa pendenza nel bosco di abeti e da quota 1268, oltre le località Tagliate (M 1364) e Barech (M 1541). Quindi in 1 ora circa porta sul Monte Olano, a 1702 metri slm.

“ALLUNGA IL PERCORSO” → La casera di Olano (M 1792), un gruppo di baite, è a pochi minuti di ciaspole proseguendo sulla motta a sinistra, come indicato da un segnavia, in un ambiente più nascosto, racchiuso tra le montagne: la Cima Rosetta e il Monte omonimo, il Pizzo Olano e il Pizzo dei Galli.

In assenza di neve il punto di partenza è il parcheggio nei pressi del Rifugio della Corte.

Fenile – Pescegallo – Rifugio Salmurano

PARTENZA: Fenile (1263 m)

ARRIVO: Pescegallo (1454 m)/Rifugio Salmurano (1850 m)

DISLIVELLO: +200 m/+600 m

DIFFICOLTÀ: Media

Itinerario per ciaspole che si snoda su una comoda stradina ideale per familiarizzare con questi strumenti invernali. Da Fenile (1263 m) si parte seguendo quello che è il “percorso salute” (dopo il secondo ponte sul Bitto ad occidente rispetto al nucleo abitato), proseguendo in leggera salita attraverso una magnifica pecceta fino a raggiungere Pescegallo (1454 m). Da qui, prestando attenzione all’eventuale presenza di ghiaccio, si raggiunge il Rif. Salmurano (1850 m) seguendo un sentiero chiamato “la stradina”.