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Monte Bassetta

PARTENZA: loc. La Piazza (Cino)

ARRIVO: Monte Bassetta

DISLIVELLO: ca. +780 m

DIFFICOLTÀ: E (escursionisti)

DURATA: 2 h 30 min

Situato al limite occidentale della Costiera dei Cèch, il Monte Bassetta (1746 m) si affaccia col suo profilo arrotondato su Alto Lario, Catena Orobica e Valchiavenna, offrendo in virtù della sua posizione ampi panorami di incredibile bellezza.

Per raggiungere La Piazza (960 m) bisogna percorrere la strada consortile richiedendo un permesso rilasciato dal Comune di Cino. Da La Piazza, tralasciata la pista tagliafuoco per i Prati dell’O, si imbocca a sinistra il sentiero per il soprastante Monte Foffricio (1258 m). Seguendo la segnaletica nel bosco, oltrepassata questa modesta elevazione, si percorre il suggestivo crinale fino al culmine.

Valletta – S. Apollonia – Corlazzo

PARTENZA: Valletta (Traona)

ARRIVO: Corlazzo (Traona)

DISLIVELLO: +100 m

DIFFICOLTÀ: T (turistica)

DURATA: 30 min

Si parte dalla frazione Valletta e si sale lungo una strada immersa tra vigne e boschi. Si attraversa l’antico borgo di S. Apollonia, di S. Caterina (da vedere: chiesa di S. Caterina) e si raggiunge la frazione di Corlazzo (da vedere: torchio di Corlazzo). Da qui è poi possibile proseguire attraverso splendidi percorsi e camminate tra i vigneti fino a poter raggiungere varie località (Castello di Domofole verso ovest, abitato di Mello e Civo, ecc…)
Il percorso non presenta particolari difficoltà e lungo di esso è possibile trovare alcune fontane ed aree di sosta.

Cima della Rosetta

Partenza: Rifugio Bar Bianco, Alpe Culino

Arrivo: Cima della Rosetta

Dislivello: ca. +650 m

Tempo: 3h 30′

Difficoltà: E (escursionistica)

Nel silenzio della montagna la croce della Cima della Rosetta svetta nel cielo azzurro vegliando sulla vallata e sulla sua gente nel nome di Dio. Così è scritto su di una targa in vetta, che non è solo una cima, ma – più – un simbolo per chi abita a valle.

Il sentiero numero 124 segue il percorso ad anello; il senso di marcia è a libera scelta.

Il punto di partenza è il parcheggio in località Alpe Culino; qui c’è il Rifugio Bar Bianco (M 1506). La croce è già in vista e il sentiero risale il pascolo, ampio ma ripido, sempre sul lato sinistro. Il percorso supera le Baite del Prato (M 1715), una macchia di rododendri e un rado boschetto. Il tratto per la cima è in cresta. La croce è a 2156 metri slm e il panorama è tutto da osservare. Il sentiero scende poi in diagonale sul pendio per la Baita Culino e il Lago Culino (M 1956), un tipico laghetto alpino. Il percorso – da qui – attraversa il pascolo fino alla Baite Vèn (M 1808), poi in un boschetto e – quindi – su una pista sterrata fino al rifugio.

(Fonte: www.valgerolaonline.it)

Gerola – Pescegallo

Partenza: Gerola Alta

Arrivo: Pescegallo

Dislivello: 420 m

Tempo: 1h

Difficoltà: T (turistica)

Il paese di Gerola Alta è stato per secoli collegato con le località di Fenile e Pescegallo da una mulattiera. Il consiglio è una sosta a Fenile, per passeggiare tra le sue case.

Il punto di partenza è il parcheggio lungo la SP 7, nei pressi di Infopoint Valgerola; qui c’è anche la fermata STPS. Il percorso segue Via Nazionale e, oltre Piazza Pizzo Tre Signori, supera il ponte sul Torrente Bitto, quindi a destra fino ad una fontana. Lì, come segnalato da un cartello informativo, inizia la mulattiera, che risale i prati e passa per la località Cassinelle. Il tracciato incrocia – in più punti – la strada carrabile, ma è da proseguire seguendo le paline in legno “ANTICHE MULATTIERE” fino a Fenile (M 1235). Il percorso è per un tratto sulla SP 7, poi è da superare il ponte sul torrente per la strada sterrata – anche percorso vita – che in un bel bosco di conifere raggiunge Pescegallo (M 1473).

Il ritorno segue lo stesso itinerario.

(Fonte: www.valgerolaonline.it)

Biorca – Bagini

PARTENZA: Biorca (1140 m)

ARRIVO: Bagini (1260 m)

DISLIVELLO: +120 m

DIFFICOLTÀ: Facile la Val Corta in Val Tartano è un vero paradiso per le ciaspole. L’itinerario qui proposto è semplice e alla portata di tutti. Partendo dalla località Biorca (1140 m, a sud-ovest del nucleo di Tartano) si percorre il tracciato della strada sterrata che si inoltra nella Val Corta fino al caratteristico abitato di Bagini (1260), punto nel quale la valle si dirama in Val di Lemma e Val Budria.

Val di Mello

PARTENZA: San Martino (960 m)

ARRIVO: Rasega (1151 m)

DISLIVELLO: +191 m

DIFFICOLTÀ: Facile

La Val di Mello, celebre meta estiva, regala un’incantevole escursione anche agli amanti delle ciaspole. Dall’abitato di San Martino si può raggiungere a piedi con i doposci il parcheggio nei pressi della trattoria Gatto Rosso e da qui partire con le ciaspole addentrandosi nella valle fino alla località Rasega.

N.B. Se l’innevamento non è sufficiente a rendere il percorso adatto alle ciaspole, l’itinerario può essere percorso con doposci o scarponcini invernali anche sulla neve battuta.

Albaredo – Alpe Piazza

PARTENZA: Strada provinciale del Passo San Marco Km 15,100 (1370 m)

ARRIVO: Alpe Piazza (1830 m)

DISLIVELLO:  +460 m

DIFFICOLTÀ: Facile

Ciaspolata adatta a tutti che garantisce una vista meravigliosa su Alpi Retiche e Orobie. Raggiunto il paese di Albaredo per San Marco, si prosegue sulla strada provinciale che conduce al Passo San Marco (chiuso nella stagione invernale) fino al km 15,000, posteggiando dove c’è la deviazione per il Rifugio Alpe Piazza. Da qui si prende prima la strada sulla sinistra seguendo le indicazioni per Rifugio Alpe Piazza, dopodiché si imbocca la mulattiera sulla destra che con tornanti e traversi porta al maggengo di Scoccia (1445 m) e poi a Corte Grassa (1614 m) e Corte Grande. Da qui la pendenza si fa meno marcata e per un breve tratto ci si inoltra nel bosco, prendendo a sinistra quando incontriamo un bivio (seguire indicazioni per rifugio e Monte Pisello) per poi giungere a Baitridana (1670 m). Volgendo verso sud arriviamo quindi all’alpeggio di Alpe Piazza e con un lungo e facile traverso del pascolo al Rifugio.

Biorca – Dosso Pàia

PARTENZA: Biorca (1140 m)

ARRIVO: Dosso Pàia (1688 m)

DISLIVELLO:  +548 m

DIFFICOLTÀ: Facile

Il punto di partenza è il parcheggio nei pressi del torrente Tartano, in località Biorca, raggiungibile dal fondovalle con la SP 11.
La strada in Val Corta, con le acque a sinistra, è da seguire per circa 700 metri, poi – al bivio – c’è la carrozzabile che raggiunge i Fognini a quota 1300 metri, con un ultimo tratto di sentiero segnalato dopo il quarto tornante (altrimenti si va per la Foppa). La contrada è anche di interesse architettonico per la presenza di alcune esempi di blockbau, che è la prima e più antica forma di costruzione lignea, del 1600, i più antichi di tutta la Val Tartano. Il ripido prato, oltre le baite, accompagna al bosco, circa 100 metri più su e poco dopo un fienile in legno che il sentiero supera a sinistra. Gli abeti scoprono il cielo solo oltre i 1600 metri di altitudine, con il Dosso Pàia a quota 1688 m che è il primo punto panoramico; oltre, risalendo la radura, senza mai rientrare nel bosco – 1835 sono i metri sul livello del mare – c’è Baitü.

Testo tratto da www.amolavaltellina.eu a cura di Silvia Angelini.

Morbegno – Valle

PARTENZA: Morbegno

ARRIVO: Valle

DISLIVELLO: +570 m

DIFFICOLTÀ: T (turistica)

DURATA: 1 h 10 min

Da Morbegno, salendo per la via Priula e seguendola per tutto il suo percorso, si giunge al piccolo abitato di Valle.

Ideale per una passeggiata rilassante immersi nella natura. Se siete più atletici e questo percorso non fosse sufficiente a soddisfare la vostra voglia di Orobie, vi consigliamo di percorrere a ritroso il percorso Morbegno Arzo Pitalone Valle, che vi riporterà sempre a Morbegno ma con una camminata decisamente più lunga e soddisfacente.

Lago di Trona + Lago Zancone

PARTENZA E ARRIVO: Pescegallo

DISLIVELLO: 500 m

DURATA: 2 h

DIFFICOLTÀ: E (escursionistica)

I laghi di montagna sono – ognuno – unico e particolare e molto diversi, anche se vicini, sono il Lago di Trona (M 1805), oggi una diga, e il Lago Zancone (M 1957), un laghetto alpino con acqua limpida.

Il punto di partenza è Pescegallo, con il comodo parcheggio (M 1473). Il sentiero numero 14 inizia nei pressi di una baita sulla sterrata che procede verso ovest. Il percorso entra in un bosco fitto, poi in una radura più rada e pianeggiante e sale quindi il tratto più ripido della camminata. Il tracciato è quasi pianeggiante nel passaggio sotto il Pizzo del Mezzodì. La prima tappa – il Lago di Trona (M 1805) – è dopo una breve discesa. Il Lago Zancone è a circa 20 minuti di cammino, seguendo le tracce sulle sponda di sinistra, oppure tornando sul sentiero numero 14.

Il ritorno segue lo stesso itinerario.

(Fonte: www.valgerolaonline.it)