Skip to main content

Giro dei Laghi

PARTENZA E ARRIVO: Pescegallo

DISLIVELLO: 1100 m

DURATA: 6 h

DIFFICOLTÀ: E (escursionistica)

La natura è la protagonista del Giro dei Laghi. Il percorso – in un raro ambiente di alta montagna – raggiunge, in ordine, i laghi Trona, Inferno, Rotondo, Zancone e regala incontri con la fauna più tipica, come gli stambecchi; ma c’è anche un elemento più umano: le tracce delle miniere di ferro, in passato tra le economie di questa valle.

Il giro inizia dal parcheggio di Pescegallo (M 1473) e segue la pista in piano – verso ovest – per raggiungere il sentiero che sale nel bosco con le indicazioni per il Lago di Trona / sentiero numero 148. Il percorso – senza mai deviare – raggiunge la diga, che è a quota 1805 metri slm, in circa 1 ora e 30 minuti. Il Lago di Trona è di origine glaciale; è dai primi anni ‘40 una fonte di energia elettrica. La diga è da superare lungo il passaggio sul muro, poi è da seguire la traccia che – nei pressi di una baita – risale la pietraia, con i resti di antiche miniere, verso il Lago Inferno (M 2072). Il bacino artificiale è tra il Pizzo di Trona (M 2510), il Pizzo dei Tre Signori (M 2554) e il Pizzo Varrone (M 2325). Il percorso prosegue oltre la diga per raggiungere la bocchetta di Varrone (M 2130) e – da qui – seguire il sentiero verso sinistra lungo la sponda del lago. La traccia per la Bocchetta d’Inferno (M 2306) è tra le rocce, che sono le protagoniste di questo paesaggio, e prosegue su una traccia ripida per la sella a quota 2457 metri slm. In vista – più in basso, sotto il Pizzo di Trona – c’è il Lago Rotondo (M 2254). La discesa è ripida ed è quindi da prestare molta attenzione per il terreno instabile. Il lago – in una conca – è di un blu intenso; intorno solo la roccia grigia e qualche ciuffo di erba. Il percorso prosegue lungo il sentiero numero 14, che scende in Valle di Trona per il LAGO ZANCONE (M 1957), un laghetto verde acqua; ci sono alcuni massi – nel mezzo – come isolotti. Lì seguire il sentiero per il Lago di Trona e – quindi – seguire il sentiero numero 148 che torna a Pescegallo, il punto di partenza.

(Fonte: www.valgerolaonline.it)

Bosco Co Vivo

l Bosco Co Vivo di Dazio è un percorso facile e adatto alle famiglie con bambini piccoli.

Il percorso parte dalla Chiesa di Sant’Anna. Sarà poi il bosco con le sue creature a guidarvi lungo il tragitto.

Il sentiero procede quasi interamente in piano pertanto è percorribile da bambini molto piccoli (dai 3 anni in su).

Si tratta di un giro ad anello lungo il quale i bambini saranno motivati a camminare per scoprire le sculture lignee che lo animano: gnomi intagliati negli alberi, grandi panchine di legno, ragnatele gigantesche, matitoni di legno colorati. E poi picchi nascosti nei buchi degli alberi e grandi massi dipinti.

Da non perdere il grande “quadro” a tema montagna che si trova sull’enorme masso a fine percorso e che preannuncia i dipinti dei muri a secco che incontrerete scendendo: gnomi e folletti, grandi cavallette, volpi e gli abitanti del bosco immortalati nei sassi con colori brillanti.

Valgerola – Ecomusensi

Un divertente percorso multi-sensoriale accessibile a tutti

Il “Percorso degli Ecomusensi” è un percorso multi-sensoriale di 1 km con piazzole dotate di diverse installazioni per la stimolazione dei cinque sensi.

Questo tracciato, facilmente raggiungibile dal centro del paese di Gerola Alta, è stato progettato per essere pienamente accessibile a tutti, e per stimolare e potenziare tutti i cinque sensi di chi lo frequenterà, siano essi bambini, adulti, anziani o persone con disabilità psichica e motoria. Il percorso si inserisce in un ambiente di particolare interesse dal punto di vista paesaggistico, naturale e panoramico come quello della Valgerola: il tempo trascorso in un ambiente simile può dare a tutti una serie di benefici per la salute, partendo dalla riduzione dello stress.

Per darvi un’idea di quello che vi aspetta quando visiterete il percorso, immaginatevi di iniziare il circuito, di attraversare aiuole con aromi e colori diversi e altre piazzole pensate per stimolare i sensi del gusto e dell’olfatto. Ora fermatevi un attimo a riposare e ascoltate questi suoni e strumenti musicali. Adesso se volete chiudete gli occhi: davanti a voi ci sono dei pannelli tattili che potrete toccare per farvi svelare un’altra parte del cammino. Proseguite attraversando un sentiero con materiali e installazioni sugli alberi, tubi sonori, bandiere ecc… Un’altra sosta di riposo e siete giunti alla fine!

(fonte www.valgerolaonline.it)

Mantello – La Piazza – Prati Nestrelli

PARTENZA: Mantello

ARRIVO: Prati dell’O

LUNGHEZZA: 12 km (salite); 10,4 km (discese); 22,4 km (a/r)

DISLIVELLO: 1100 m

DIFFICOLTÀ: Difficile

TEMPO DI PERCORRENZA: 3-4 h

Percorso circolare che sfrutta la tagliafuoco che collega La Piazza ai Prati Nestrelli. La salita è su strada asfaltata fino a Cino. Da qui, verso ovest, si sale sulla carrozzabile con fondo cementato e sterrato, vietata al transito delle auto. La pendenza media non è difficile. Si arriva all’ampia Alpe Piazza posta sul crinale che divide la Costiera dei Cech e la Valle dei Ratti: siamo sul confine tra la Valtellina e la Valchiavenna. Dalla parte alta dei prati si ha un’ottima visuale sull’Alto Lario. Poco prima dell’Alpe è possibile raggiungere un dosso su cui sorgono i ruderi di San Giuliano, da dove si può vedere anche il Lago di Novate all’imbocco della Valchiavenna. L’itinerario prosegue in salita su fondo sterrato sconnesso fino al balcone dei Prati dell’O e in discesa ai Prati Nestrelli. Si torna a Civo su strada cementata ripida.

Sentieri di Suor Maria Laura

DUE PERCORSI AD ANELLO PER CONOSCERE I LUOGHI CHE HANNO ACCOLTO SUOR MARIA LAURA

  • ANELLO VERDE

PARTENZA/ARRIVO: Chiesa di San Barnaba

DISLIVELLO: +220 m

DIFFICOLTÀ: E (escursionistica)

LUNGHEZZA: 4 Km

TEMPO DI PERCORRENZA: 2 Ore

Il primo percorso arriva fino alla Chiesetta della Beata Vergine del Rosario della contrada Piana e torna alla Chiesa di San Barnaba.

Il primo percorso più breve ha una lunghezza complessiva di 4 Km con 2 ore di percorrenza, passando per le 3 le contrade delle valle.

  • ANELLO GIALLO

PARTENZA/ARRIVO: Contrada Piana

DISLIVELLO: +300 m

DIFFICOLTÀ: E (escursionistica)

LUNGHEZZA:  6 Km

TEMPO DI PERCORRENZA: 3 Ore

Il secondo percorso più lungo ha una lunghezza complessiva di 6 Km con 3 ore di percorrenza, passando per le 9 le contrade delle valle.

Nell’incantevole Val Lunga troverete 11 contrade storiche con i cartelli descrittivi, le fontane e le antiche mulattiere, edicole con i misteri del rosario con riproduzioni delle opere di Rupnik accompagnate da frasi di Suor Maria Laura.

Nel periodo invernale è opportuno munirsi di attrezzature adeguate per la presenza della neve.

SITO UFFICIALE DEL SENTIERO DI SUOR LAURA

SCARICA QUI la locandina con la descrizione dei percorsi

Buglio in Monte – Alpe Granda

PARTENZA: Buglio in Monte

ARRIVO: Alpe Granda

LUNGHEZZA: 9,5 km (a/r 19 km)

DISLIVELLO: +1100 m

DIFFICOLTÀ: Difficile

DURATA: 3-4 h

Da Buglio in Monte la salita è prima su strada asfaltata, poi cementata con pendenze elevate costanti fino al 15%: si usa spesso l’assistenza medio/alta del motore per cui il consumo di batteria può essere notevole. Sull’ultimo tornante che a destra porta a Our di Cima si prende la strada sterrata con fondo compatto che sale ripida a sinistra e conduce all’ampio terrazzo dell’Alpe Granda. Qui si può godere di un panorama a 360 gradi: dalla Valtellina alla Valmasino e al Monte Disgrazia. Un ultimo breve tratto di sentiero verso destra arriva al Rifugio Alpe Granda. In discesa è possibile scegliere la variante della “tagliafuoco” (molto sassosa e piena di vegetazione) che parte sempre sullo stesso ultimo tornante di Our e attraversa fino a Prati Erbolo; qui si incontra la strada asfaltata che scende fino ad Ardenno, permettendo ai più allenati che sono partiti dal piano di completare il giro.

Gerola Alta – Bominallo

PARTENZA: Gerola Alta

ARRIVO: Bominallo

DISLIVELLO: +334 m

DIFFICOLTÀ: T (turistico)

DURATA MEDIA: 1 h (andata)

Da Gerola Alta, precisamente dalla Piazza Pizzo Tre Signori, dirigersi al di là del torrente Bitto, attraversando il ponte e raggiungendo il lavatoio.
Da qui, sarà visibile sulla vostra destra la mulattiera che sale verso il percorso degli Ecomusensi. Arrivati al bivio per quest’ultimo, proseguire stando sul sentiero di sinistra, salendo verso una stalla visibile pochi metri dopo. Da qui il percorso si immerge in uno stupendo bosco di faggi, il cui sottobosco è caratterizzato dai tipici colori autunnali anche nella stagione estiva.
Il sentiero prosegue con una serie di piccoli tornanti, ed una parte finale caratterizzata da alcuni gradini, per poi sbucare dal bosco e giungere ai primi prati della località di Bominallo. Proseguendo per la mulattiera si incontra presto una cappelletta votiva, “gisöl” in dialetto locale, ed una serie di baite.

Attraversando gli ultimi prati della parte alta, si potrà iniziare a godere di una splendida ed ampia vista sulla Valgerola e le sue principali cime, ma anche sulla testata delle Alpi Retiche.
Da Bominallo è possibile proseguire per il Monte Motta (1971 m), seguendo il sentiero che si snoda tra le ultime baite della località.

Rasura – Alpe Culino

PARTENZA: Rifugio Bar Bianco (Rasura)

ARRIVO: Baita Culino

DISLIVELLO: +536 m

DIFFICOLTÀ: T (turistica)

DURATA: 2 h

Escursione adatta a tutti che permette di osservare da vicino la vita d’alpeggio, dalla mungitura alla preparazione del formaggio Bitto, all’interno delle tipieche baite dette calecc.

Dal Rifugio Bar Bianco si imbocca il sentiero che percorre i pascoli soprastanti, fino alla Baita del Prato. A sinistra si raggiunge la Val di Paiper toccando l’appartato Lago Culino (1959 m) e arrivare alla soprastante Baita Culino (2042 m).

Percorso delle sculture di Dossa

In Valgerola c’è una passeggiata tra castagneti che vi farà scoprire una mostra scolpita nella roccia e un’affascinante abbazia millenaria.

Potrebbe essere un’idea per concedersi una mezza giornata rigenerante nella natura e scoprire due tesori a cielo aperto dell’ Ecomuseo della Valgerola custoditi nel territorio del comune di Cosio Valtellino:

  • I massi scolpiti di Dossa
  • L’abbazia cluniacense di Vallate.

È un’escursione adatta a grandi e piccini.

Il percorso si snoda per 3,5 km (a tratta) con un dislivello di 250 metri lungo su un selciato facile.

Si lascia la macchina al primo tornante della strada della Valgerola e si imbocca la stradina asfaltata per il borgo di Dossa, superato il quale si prosegue su mulattiera sterrata in discesa fino a Vallate.

I massi scolpiti di Dossa sono dei bassorilievi realizzati a grandezza naturale nella roccia dallo scultore Angelo Gabriele Fierro (classe 1941) e raffiguranti per lo più scene religiose che sembrano dare vita alle rocce stesse.

La chiesa e il monastero dei santi Pietro, Paolo e Maiolo, meglio conosciuta come Abbazia di Vallate, sorgono in una radura del bosco dove nel corso dell’undicesimo secolo è stato costruito questo complesso. Oggi è possibile ammirare la torre campanaria, che svetta sopra la chioma delle piante, e una porzione significativa della Chiesa, finemente realizzata in blocchi di pietra locale di misura e colorazioni diverse e impreziosita da decori che non passano inosservati.

Testo di Musei della Valgerola – autrice Veronica Maccani.

San Martino – Val di Mello

PARTENZA: San Martino

ARRIVO: Val di Mello

DISLIVELLO: +100 m

DIFFICOLTÀ: T (turistica)

DURATA: ca. 20/30 min

Da Infopoint: Partendo dall’infopoint di San Martino si prende la via che porta alla Chiesa di San Benedetto. Dopo averla superata si trova l’imbocco del sentiero sulla sinistra. Da qui si arriva alla Val di Mello.

Da Campo Sportivo: Partendo dal parcheggio del campo sportivo si trova l’inizio del sentiero sulla destra prima del ponte. Arrivati al parcheggio in Val di Mello si può proseguire fino in fondo alla vallata.