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Autore: Infopoint

Polenta taragna

La polenta taragna, piatto della Valtellina, viene preparata con farine miste di mais e di grano saraceno cui si aggiungono burro e formaggio.

INGREDIENTI (per 6 persone)

1 kg di farina mista (gialla e nera) valtellinese

300 gr di burro

300 gr di formaggio Bitto giovane

q.b sale

4 L acqua

PREPARAZIONE

Fare bollire l’acqua in un paiolo capiente e salarla. Versare poco per volta la farina già mescolata nell’acqua bollente. Girare (tarare) continuamente la polenta, inizialmente con una frusta, indi con cucchiaio di legno sino a cottura (almeno 1 ora). Alla fine della cottura aggiungere il burro tagliato a dadini e il formaggio a pezzetti, sempre girando il composto. Servire ben calda.

Attenzione: è importante che la polenta venga mescolata continuamente.

Gnocchi di patate, bresaola, crema di gorgonzola e noci

Ricetta tratta da www.bresaolainedita.it

INGREDIENTI

1 kg di gnocchi di patate

200 g di Bresaola della Valtellina IGP

150 g di Gorgonzola DOP dolce

60 g di noci sgusciate

q.b. latte

PREPARAZIONE

Mettere a bollire una pentola di acqua salata. Scaldare il latte e aggiungere il gorgonzola. Lasciare sciogliere il formaggio a fuoco basso fino a che non risulta una crema densa. Se serve, aggiungere latte per stemperare. Tritare finemente le noci fine. Tagliare la Bresaola della Valtellina IGP a striscioline. Cuocere gli gnocchi nell’acqua bollente fin quando non emergono. Condire gli gnocchi in un tegame con la salsa al gorgonzola, la bresaola cruda e le noci. Servire caldo.

Gnocchi di zucca, bresaola, taleggio, erba cipollina

INGREDIENTI

1 kg di gnocchi di zucca

200 g di Bresaola della Valtellina IGP

150 g di Taleggio DOP

q.b latte

q.b. erba cipollina

PREPARAZIONE

Mettere a bollire una pentola di acqua salata. Scaldare il latte e aggiungere il taleggio. Lasciar sciogliere il formaggio a fuoco basso fino a che non risulta una crema densa. Se serve, aggiungere latte per stemperare. Tagliare finemente l’erba cipollina. Tagliare la Bresaola della Valtellina IGP a striscioline. Cuocere gli gnocchi nell’acqua bollente fino a quanto non vengono a galla. Condire gli gnocchi in un tegame con la salsa al taleggio, la bresaola cruda e l’erba cipollina. Servire caldo.

Ricetta tratta da www.bresaolainedita.it

Parcheggi e pedaggi in Val Masino

Parcheggi

A San Martino è presente un’ampia area parcheggi all’ingresso dell’abitato, in corrispondenza dell’Ufficio Turistico Infopoint e un’area capiente presso il Campo Sportivo (al termine di Via Vanoni).
Ulteriori aree parcheggi disponibili :

  • Loc. Bregolana, lungo la provinciale per raggiungere i Bagni di Masino, ampio parcheggio privato, (munirsi di moneta!!!). Questo parcheggio si collega alla Val di Mello tramite mulattiera, tempo di percorrenza ca. 30 min. per raggiungere l’inizio della Riserva Naturale;
  • Loc. Visido, Filorera (entrata da via Moss), parcheggio all’imbocco della strada ciclo-pedonale che in circa 30 min. di cammino conduce a San Martino;
  • Piazzola Elisoccorso in Loc. Zocca – Filorera, (poco prima del Sasso Remenno). In 5 minuti a piedi, superato il Sasso Remenno, si attraversa il ponte e ci si immette sulla ciclopedonale che conduce a San Martino.

Per le aree soggette a pagamento di San Martino e Sasso Remenno, la tariffa giornaliera è di 10 euro.

Crespelle al Bitto

Le Crespelle al Bitto sono un esempio di come la cucina valtellinese sia riuscita ad integrarsi con la cucina internazionale pur mantenendo invariati quelli che sono i suoi ingredienti principali: il grano saraceno ed il formaggio Bitto.

INGREDIENTI (per 4 persone)

75 g farina di grano saraceno

75 g farina bianca

200 g formaggio Bitto

100 g burro

2 uova intere e 1 tuorlo

3 cucchiai birra

150 g latte

50 g panna

salvia

Parmigiano

q.b. sale pepe

Preparazione

In una terrina mischiate le farine, le uova, la birra e il latte fino ad ottenere un composto omogeneo che lascerete riposare per circa 30 minuti. Nel frattempo unite il formaggio tagliato a dadini alla panna, mettetelo sul fuoco e mischiate fino ad ottenere una crema. Trascorsa la mezz’ora, utilizzate il composto e preparate delle crêpes sottili su cui andrete a stendere la crema di formaggio preparata in precedenza. Arrotolatele e sistematele in una pirofila precedentemente imburrata, cospargetele con del parmigiano e infornate per circa 10 minuti a temperatura moderata; prima di servirle distribuitevi sopra il burro che avrete fatto soffriggere con la salvia.

Fonte: Azienda Agrituristica “La Fiorida”

Risotto ai mirtilli

INGREDIENTI

150 g mirtilli della Valtellina

250 g riso

700-800 mL brodo

q.b. olio d’oliva

30 g cipolla

q.b. Vino bianco

PREPARAZIONE

Preparare il brodo. Tritare finemente la cipolla, farla rosolare, aggiungere il riso e tostare. Bagnare con un goccio di vino bianco e lasciare evaporare. Aggiungere i mirtilli e il brodo poco alla volta fino a cottura ultimata. Mantecare con della panna da cucina.

Fonte

Ricetta di Rezia Valtellina

Taroz

Tipico piatto della tradizione contadina valtellinese, preparato con gli ingrediente dell’orto a base di fagiolini, patate e formaggio.

L’origine del nome, quasi sicuramente, deriva da tarare (rimescolare). Oggi è possibile trovare questo piatto in diversi ristoranti della Valtellina, come antipasto o piatto unico (una porzione di taroz conta circa 490 kcal).

INGREDIENTI (per 4 persone)

400 gr patate

300 gr fagioli verdi

200 gr formaggio Valtellina Casera DOP

150 gr di burro

1 cipolla bianca

q.b. sale e pepe

PREPARAZIONE

  1. Far bollire in acqua bollente le patate sbucciate con i fagiolini
  2. lasciar cuocere fino ad ammorbidire e quindi scolare
  3. schiacciare il tutto con una forchetta o un cucchiaio di legno, in modo da ricavarne quasi una purea
  4. Salare e pepare a piacimento.
  5. A parte, far soffriggere la cipolla tritata nel burro. Aggiungere la purea e il formaggio precedentemente spezzettato. Far cuocere il tutto fino ad ottenere una pasta cremosa e filante. Per ammorbidire il composto, aggiungere un pò di acqua di cottura o di brodo fino a raggiungere la consistenza desiderata.

Curiosità:

Alcune varianti del piatto possono includere anche la zucca (un pezzo di zucca bianca schiacciata insieme alle patate e i fagiolini aiuta a legare l’impasto), i fagioli o la pancetta, rosolata nel burro insieme alla cipolla.

Molti ristoranti usano servire il piatto in una cialda di parmigiano e spesso lo passano prima in forno per rendere la superficie croccante.

Vino in abbinamento

Valtellina Superiore DOCG Tradizone

Fonte

Ricetta di Laura Franca tratto da “Assaporiamo la Valtellina, esperienze enogastronomico e ricette del territorio” di Valtellina Turismo

Il Colondello

Il colondello delebiese era la tipica struttura abitativa del nostro comune, il suo nome “culundél” deriva dal latino colonia.

Se ne contano in tutto il paese ben 66 come risulta della cartina comunale del 1812 anche se oggigiorno a causa dei vari interventi di ristrutturazione edilizia pochi conservano ancora il loro aspetto originario.

Il tipico colondello è composto da gruppi di case rurali con annesse stalle e fienili costruiti in pietra e legno che si sviluppano attorno ad un cortile interno molto spesso ciottolato (griscia).

All’interno di esso si svolgevano tutte le attività della comunità agricola organizzate attorno a uno spazio funzionale gestito e abitato in comune. Infatti nello stesso colondello potevano vivere insieme anche sei differenti famiglie legate da solidi vincoli di interdipendenza e dalla necessità di aiuto reciproco, il tutto regolamentato da solide regole orali tramandate di generazione in generazione.

Questo particolare sistema abitativo è un esempio unico in Valtellina e tipico del nostro comune, infatti strutture abitative di questo genere sono frequenti nelle zone della pianura padana come nel basso lecchese e bergamasco.

Tempietto Votivo degli Alpini

Il gruppo Alpini di Andalo Valtellino è stato fondato nel febbraio del 1967.

Inizialmente gli alpini di Andalo erano iscritti nel gruppo di Delebio ma grazie all’impegno e alla passione in primo luogo degli alpini Dattomi Donnino e Margolfo Italo, con la collaborazione di alcuni ex combattenti e di altri alpini simpatizzanti, si è costituito un gruppo anche nel paese di Andalo.

L’impegno primario del gruppo è sempre stato quello di ricordare e commemorare, attraverso la festa annuale dell’ultima domenica di gennaio, tutti i caduti e i dispersi di Andalo Valtellino nelle due grandi guerre.

Un ricordo particolare è sempre stato dedicato ai caduti e ai dispersi del fronte russo dove, in particolare nelle tragiche battaglie di Nicolajewka e Warwarowka, molti alpini hanno perduto la loro giovane vita.

Nel 1996 all’interno del gruppo è sorta l’idea di costruire un tempietto votivo e grazie alla concessione di un terreno a Piazzo, di proprietà della signora Ziveri Irene, moglie del geom. Gherbi Martino, nel febbraio del 1997 sono iniziati i lavori.

Dopo tre anni circa di grande impegno e grazie anche all’aiuto di molti simpatizzanti, enti e piccole imprese, il 26 settembre 1999 si è celebrata l’inaugurazione ufficiale e sono state scoperte le due lapidi con incisi i nomi dei caduti e dei dispersi.

Da allora, ogni anno, l’ultima domenica di agosto viene organizzata una festa popolare che coinvolge tutto il paese.

Attrattiva aperta al pubblico e visitabile.

Lavatoio di Pedesina

Il lavatoio di Pedesina, luogo in passato di lavoro e di incontro, è oggi ornato e colorato con una serie di immagini a sgraffito, una tecnica di decorazione a fresco, opera di Anna Papini.

I simboli e le parole raccontano la storia passata e presente di questo piccolo paese, il secondo meno popolato in Italia.